Chiusura scuole causa eventi naturali

In considerazione delle avverse  condizioni meteorologiche di quesi giorni,  riteniamo opportuno, rinnovare la comunicazione relativa alle conseguenze delle assenze in caso di neve.
Con riferimento al settore pubblico e quindi alla scuola,  la mancata prestazione lavorativa, nelle giornate in cui la scuola è chiusa a seguito di ordinanza del Sindaco,  può considerarsi ascrivibile all’ipotesi di impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al lavoratore.
Infatti, in caso di ordinanza di chiusura degli uffici a causa neve, adottata allo scopo di salvaguardare la pubblica incolumità, che impedisce in modo oggettivo ed assoluto l’adempimento della prestazione lavorativa, l’assenza  non deve essere recuperata e viene retribuita.
Nel caso in cui gli uffici siano aperti ed il lavoratore sia impossibilitato a raggiungere il posto di lavoro, per cause a lui non imputabili, l’assenza potrà essere giusitifcata in presenza di tempestiva comunicazione del lavoratore al dirigente scolastico e se  supportata da idonea motivazione (artt. 1218 e 2104 c.c.).
Restano comunque  valide  le disposizioni del CCNL che consentono al lavoratore di fruire di titoli di assenza anche per il verificarsi di eventi di questo tipo.
In allegato l’interpello n. 15/2012 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

In considerazione delle avverse  condizioni meteorologiche di quesi giorni,  riteniamo opportuno, rinnovare la comunicazione relativa alle conseguenze delle assenze in caso di neve.
Con riferimento al settore pubblico e quindi alla scuola,  la mancata prestazione lavorativa, nelle giornate in cui la scuola è chiusa a seguito di ordinanza del Sindaco,  può considerarsi ascrivibile all’ipotesi di impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al lavoratore.
Infatti, in caso di ordinanza di chiusura degli uffici a causa neve, adottata allo scopo di salvaguardare la pubblica incolumità, che impedisce in modo oggettivo ed assoluto l’adempimento della prestazione lavorativa, l’assenza  non deve essere recuperata e viene retribuita.
Nel caso in cui gli uffici siano aperti ed il lavoratore sia impossibilitato a raggiungere il posto di lavoro, per cause a lui non imputabili, l’assenza potrà essere giusitifcata in presenza di tempestiva comunicazione del lavoratore al dirigente scolastico e se  supportata da idonea motivazione (artt. 1218 e 2104 c.c.).
Restano comunque  valide  le disposizioni del CCNL che consentono al lavoratore di fruire di titoli di assenza anche per il verificarsi di eventi di questo tipo.
In allegato l’interpello n. 15/2012 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Documenti allegati

PETIZIONE TFR CISL -CISL FP

La Cisl Scuola Pisa raccoglie con piacere e rilancia presso tutti i propri iscritti e simpatizzanti l’iniziativa promossa dalla Cisl Funzione Pubblica e sostenuta dalla Cisl Nazionale.

Oggetto: Adesione alla Petizione CISL FP su TFR/TFS Lavoratori Pubblici

Carissime/i,

la CISL FP ha lanciato una importante iniziativa in favore delle lavoratrici e dei lavoratori  pubblici per i quali la legge prevede l’erogazione del Tfr/Tfs con tempi di attesa che vanno da un minimo di 105 giorni fino ad un massimo di oltre 2 anni.  Cosa, questa, penalizzante ed iniqua che deve essere sanata.

Per questa ragione è stata lanciata la petizione “Equiparare i tempi di erogazione del TFR tra settore Pubblico e Privato!”,   che sarà sottoposta  ai rappresentanti politici.
L’iniziativa si concretizza anche con la presentazione di cinque cause pilota nei fori di Milano, Roma, Ancona, Torino, Genova, finalizzate a portare al giudizio della Consulta la legittimità costituzionale di tale trattamento.
 
Vi  invitiamo, dunque, a sostenere e sottoscrivere la petizione collegandovi al seguente link:
Fraterni saluti
                                                        Annamaria Furlan                

 

RINNOVO CONTRATTO 2016-2018

È una svolta positiva per il mondo della scuola, della ricerca, dell’università e dell’alta formazione artistica e musicale, la firma del nuovo contratto di lavoro. Ma è anche un segnale importante per il futuro del nostro paese, in una stagione in cui abbiamo bisogno di scommettere sul sistema formativo e sui giovani. Questo contratto segna la chiusura di una situazione di incredibile stallo nelle relazioni sindacali, durata ben nove anni. È la riconquista di uno strumento di tutela delle condizioni di lavoro, dopo un lungo periodo di blocco delle retribuzioni e di riduzione degli spazi di partecipazione e di contrattazione. Ecco perché questo rinnovo rappresenta un atto di grande valenza “politica”, per i risvolti che avrà per un milione e duecentomila lavoratrici e lavoratori italiani a cui viene affidato un ruolo sociale delicatissimo.
Si restituisce dignità e centralità, prima ancora che risorse economiche importanti, ai tanti lavoratori del mondo della conoscenza che hanno sempre e comunque garantito, con innegabili sacrifici, che il sistema educativo e formativo andasse avanti in questi lunghi anni di crisi.
Ma la firma di questo contratto deve innanzitutto trainare in un percorso virtuoso tutto il comparto dell’istruzione e della formazione, un mondo colpevolmente dimenticato dalla politica e da uno Stato datore di lavoro poco attento ai suoi dipendenti. Con i contratti e non con le leggi calate dall’alto si riformano la scuola e la pubblica amministrazione.
Occorre ricercare in primo luogo il consenso dei lavoratori, di chi conosce e vive tutti i giorni i problemi reali della scuola, dell’università e della ricerca. Questi settori rappresentano una grande risorsa per il nostro paese e devono tornare al più presto ad essere la leva di un processo di crescita e di miglioramento sociale. Sono la base, il fondamento del percorso produttivo e della ripresa economica in tutte le aree del nostro paese, dove occorre rilanciare i processi di alternanza tra scuola e lavoro, con un collegamento più stretto tra i bisogni delle imprese, le specificità del territorio, le nuove tecnologie digitali.
Ma soprattutto questo contratto segna una svolta significativa sul terreno delle relazioni sindacali, riportando alla contrattazione materie importanti come la formazione, la mobilità, le risorse destinate alla valorizzazione professionale, puntando sul ruolo attivo e negoziale delle RSU in tutti i luoghi di lavoro. Parliamo di circa 800 milioni di euro che saranno destinati ora alla contrattazione di secondo livello in tutti gli istituti scolastici, per migliorare la qualità dell’offerta formativa e culturale, remunerare gli insegnanti che si dedicano all’alternanza scuola- lavoro. Sono aspetti decisivi per la crescita del paese. Non dobbiamo guardare sempre a quello che accade negli altri paesi europei. Anche in Italia sappiamo fare contratti innovativi, come abbiamo dimostrato anche in questa occasione.
Non aumenteranno i carichi e gli orari di lavoro, ma anzi ci saranno più tutele professionali e diritti per tutti i lavoratori dell’istruzione, nuove opportunità di accedere a permessi retribuiti per motivi personali e familiari, malattie invalidanti, maggiori garanzie per le lavoratrici vittime di molestie e violenze. Anche il nuovo codice disciplinare degli insegnanti, rinviato a una specifica sequenza contrattuale, sarà frutto di un confronto costruttivo. Abbiamo riportato, insomma, in una logica partecipativa e di collegialità il concetto di “buona scuola”, ponendo le basi, anche nei confronti del nuovo Parlamento e del nuovo Governo, per rivendicare una politica di forte investimento nei settori dell’istruzione e della ricerca.
Si chiude così una lunga fase connotata da interventi unilaterali, aprendone una nuova di riconosciuto valore al dialogo sociale. Questo è il risultato di un rinnovo che si è realizzato in una fase difficile di modifica del quadro legislativo e di persistente difficoltà finanziaria. Un fatto che segna un ulteriore passo nel processo di emancipazione delle lavoratrici e dei lavoratori italiani.

Roma, 9 febbraio 2018

Annamaria Furlan Segretaria Generale Cisl

Documenti allegati

RINNOVO RSU 17-19 APRILE 2018

Carissimi,
sono presenti a tutti voi l’importanza cruciale e la difficoltà del prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo delle RSU. Di fronte al gravoso compito che ci attende, come gruppo dirigente della Cisl Scuola di Pisa riteniamo decisiva la nostra capacità di promuovere le sinergie necessarie a far  muovere l’intera organizzazione verso gli obiettivi comuni. Come vi è certamente noto, il territorio è particolarmente complesso,
•     per dimensioni geografiche ,
•     per numero dei collaboratori della Cisl Scuola di Pisa tutti in servizio con orario completo di cattedre ed impegni scolastici ( in questo particolare momento anche gli scrutini )
Pisa  e la sua provincia sono  anche un punto di attrazione, una “calamita” particolarmente potente per quanti aspirano ad un impiego nella scuola (e non solo), riuscendo spesso ad ottenerlo. Pensiamo, per questo, che una possibile sinergia tra di noi possa essere costituita all’individuazione di iscritti Cisl. Molti di voi hanno probabilmente indirizzato verso le nostre sedi  i propri iscritti o conoscenti, in vista di una possibile stabilizzazione, o anche solo ai fini di un incarico a tempo determinato. Pensiamo che sia possibile, ora, mettere a frutto questo patrimonio di relazioni, indicandoci nominativi e recapiti di persone a voi note, in primo luogo per proporre loro la candidatura, ma successivamenteanche per sostenere le nostre liste al momento del voto. A tal fine, abbiamo predisposto un semplice database, la cui maschera di immissione è rinvenibile seguendo il link.  
Tutto ciò nell’ottica del nostro splendido motto congressuale: Fare comunità, Generare valori.
Un ringraziamento a tutti per quanto potrete fare.

 

Il Segretario Cisl Scuola Pisa
Canuso M. G. ( Giuseppina )