CARTA DEL DOCENTE PER I PRECARI. ADERISCI AL RICORSO con la CISL SCUOLA

La CISL SCUOLA TOSCANA intende promuovere ricorsi al Giudice del Lavoro per l’attribuzione della CARTA DEL DOCENTE di 500 € anche al personale docente a tempo determinato, inclusi i docenti di religione cattolica.

La carta è utilizzabile per libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o per iscrizioni a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione.  Il ricorso è riservato ai docenti precari con contratto annuale, fino al termine delle attività didattiche o con servizio di almeno 180 giorni. Può aderire al presente ricorso il personale docente precario con uno o più contratti stipulati negli ultimi 5 anni.

E’ necessario spedire la raccomandata A/R con la diffida al Ministero dell’Istruzione oppure una PEC al seguente indirizzo URP@postacert.istruzione.it per interrompere i termini prescrittivi e conservare una copia con la ricevuta di spedizione da esibire all’atto dell’eventuale ricorso al quale si intende aderire.

segnalare la vostra intenzione di adesione al RICORSO compilando il seguente

form: https://forms.gle/qhdGb7kVLVkE1aNT6

per essere contattati dalla struttura CISL SCUOLA della TOSCANA

 

per informazioni scrivere a cisl.scuola.pisa@gmail.com

 

La Segreteria Cisl Scuola Pisa

Gissi: green pass e scuola, sulle sanzioni chiediamo profondo ripensamento

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

Sul green pass per il personale scolastico il Governo si è mosso in termini discutibili e per alcuni aspetti inaccettabili. Non tanto per la scelta in sé, che risponde a una precisa responsabilità politica assunta a fronte di una situazione di emergenza, quanto per le ricadute che ne discendono sulle condizioni di lavoro del personale, su cui il confronto con le parti sociali è assolutamente doveroso e dal nostro punto di vista irrinunciabile. Le misure previste per chi non ha il green pass rispondono a una logica che definirei di giustizia sommaria, francamente inaccettabile. L’impressione è che stia prevalendo un’esigenza che definirei più di immagine che di sostanza, e che purtroppo finisce per alimentare polemiche e infinite diatribe più che produrre soluzioni realmente efficaci e concrete. Manca a questa decisione il supporto di dati attendibili – che stiamo chiedendo da tempo – sulla percentuale di personale vaccinato, mentre è del tutto evidente che sarà la popolazione scolastica, più che il personale in servizio, l’ambito privilegiato per la circolazione di eventuali contagi. Ma sotto questo aspetto, che vede per esempio nella gestione del trasporto pubblico un nodo cruciale, non si sta facendo praticamente nulla. Non vorrei che l’inevitabile polverone che seguirà le improvvide decisioni del governo serva solo a nascondere ritardi e lacune su altri aspetti che quanto e più della vaccinazione del personale concorrono a garantire le condizioni per una ripresa in sicurezza delle attività scolastiche in presenza.
Emerge invece, e mi chiedo quale sia il motivo, una sorta di accanimento verso il personale scolastico, per il quale si prevedono sanzioni che non trovano riscontro in nessun altro settore lavorativo, nemmeno nella stessa sanità. Viene da chiedersi perché. Ora mi attendo che si alzino le solite denunce di insensibilità e chiusura corporativa ai sindacati, nei confronti dei quali continuano vere e proprie campagne di disinformazione. Ricordo allora che la mia organizzazione, per prima, rivendicò una corsia preferenziale di vaccinazione per il personale scolastico, lanciando anche una campagna di sensibilizzazione per quello che abbiamo sempre definito un gesto di responsabilità e un dovere civico. Anche sul green pass non abbiamo assunto posizioni oppositive, ma proprio per questo ci sentiamo ancor più in diritto di denunciare un modo di procedere che risolve con atti unilaterali questioni su cui il confronto con le parti sociali è semplicemente doveroso. Da qui la richiesta di un profondo ripensamento sulle sanzioni previste nel decreto e l’avvio del confronto nelle sedi dovute, che sono quelle delle relazioni sindacali.
Il Ministro e il Governo devono essere consapevoli che su questo si gioca anche la loro credibilità rispetto a intese sottoscritte con i sindacati, come il Patto per la scuola al centro del Paese, in cui si dichiara espressamente di voler valorizzare il confronto con le parti sociali, affermazione che in questo caso è stata clamorosamente contraddetta.

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

Documenti allegati

DECRETO SCUOLA: pubblicate in Gazzetta Ufficiale tutte le misure straordinarie del nuovo reclutamento

Segnaliamo al personale a tempo determinato interessato che é stata recentemente pubblicata in Gazzetta ufficiale la conversione in Legge 159/2019 con relativi interventi a modifica del Decreto 126/2019, contenente misure di straordinarie ed urgenti in materia di reclutamento del personale scolastico.

Le disposizioni di Legge, di cui riportiamo in allegato di testi, sono già sin d’ora efficaci, in particolare autorizzano il Ministero a bandire contestualmente il Concorso Ordinario e il Concorso Straordinario per la copertura complessiva di 48.000 cattedre vacanti di Scuola secondaria.

In attesa dell’apertura dei suddetti bandi concorsuali, evidenziamo che come nostra buona consuetudine e impegno a livello territoriale, attiveremo appositi percorsi di formazione e preparazione a sostegno dei partecipanti ai diversi Concorsi, di cui pubblicheremo sul nostro sito in tempi brevi rierimenti necessari e dettagli organizzativi.

Ricordiamo sin d’ora che le nostre iniziative di formazione sono rivolte a fornire supporto agli iscritti e a tutti coloro che con l’occasione vogliano iscriversi alla CISL SCUOLA.

allegati:

 

Legge-159_2019_conversione-Decreto-Scuola

Decreto-126_2019-misure-straordinarie-e-urgenti-reclutamento-personale-scolastico