APPELLO CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

I sindacati scuola e il mondo dell’associazionismo, con un appello diffuso oggi 15 febbraio, esprimono il loro più netto dissenso riguardo alla richiesta di ulteriori e particolari forme di autonomia in materia di istruzione avanzata dalle Regioni Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, a cui sono seguite quelle di altre regioni. Si tratta di un’ipotesi che pregiudica la tenuta unitaria del sistema nazionale in un contesto nel quale già esistono forti squilibri fra aree territoriali e regionali. I diritti dello stato sociale, sanciti nella Costituzione in materia di sanità, istruzione, lavoro, ambiente, salute, assistenza vanno garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.
E’ un appello alla mobilitazione rivolto al mondo della scuola e alla società civile per fermare un disegno politico disgregatore dell’unità e della coesione sociale del Paese.
L’appello sarà oggetto di discussione in tutti i luoghi di lavoro.

Quanti intendessero sottoscriverlo, come singoli o associazioni, possono farlo compilando il modulo google  indicato nel documento qui allegato
APPELLO-CONTRO-REGIONALIZZ-CON-LINK

 

 

Documenti allegati

LINEE GUIDA PIATTAFORMA SINDACALE UNITARIA SCUOLA

Rinnovare il contratto, rendere stabile il lavoro, bloccare ogni tentativo di regionalizzazione del sistema di istruzione: sono i temi centrali che i sindacati del comparto istruzione e ricerca porranno in evidenza nella manifestazione di domani a Roma. Appuntamento domani mattina alle 9.00 a Piazza della Repubblica. Nel corteo che si snoderà fino a piazza San Giovanni, lo striscione della scuola sarà al secondo posto dopo quello che aprirà la manifestazione.
Proprio per fare il punto dei temi che saranno al centro dell’azione sindacale dei prossimi mesi è stata convocata, oggi pomeriggio al Teatro Eliseo, la riunione degli organismi statutari nazionali di FLC CGIL, CISL FSUR, Federazione UIL SCUOLA RUA.
«Considerato che i provvedimenti contenuti nella legge di bilancio per il 2019 riguardanti il sistema Istruzione e Ricerca sono largamente insufficienti, non prevedendo investimenti adeguati per potenziare e qualificare il sistema pubblico d’istruzione» – si legge nell’ordine del giorno approvato nel pomeriggio – «si ribadisce l’importanza dei contenuti della piattaforma rivendicativa unitaria posta alla base della manifestazione di domani per ottenere una svolta delle politiche economiche e sociali nel Paese».
La riunione di oggi segna un momento importante nella prospettiva del rinnovo contrattuale per il triennio 2019-21, il primo tra gli obiettivi evidenziati dai tre sindacati. Varate le linee guida per la definizione della piattaforma, che saranno portate in discussione sui luoghi di lavoro. Col nuovo contratto si punta a una significativa rivalutazione salariale e alla valorizzazione delle diverse professionalità, in direzione di un riallineamento con le retribuzioni dell’area euro. Sollecitano nel frattempo anche la rapida conclusione del contratto per la dirigenza, tuttora in attesa di firma definitiva.
In evidenza anche la richiesta di un piano di assunzioni che, a partire dalla garanzia di un’adeguata consistenza degli organici, contrasti efficacemente la precarietà, stabilizzando il lavoro in tutti i settori del comparto. È per questo indispensabile governare opportunamente anche la fase di passaggio tra vecchie e nuove modalità di reclutamento, per evitare che il prossimo anno scolastico veda un’ulteriore crescita dei rapporti di lavoro precari.
Il documento approvato oggi rilancia con forza il tema dell’unitarietà del sistema scolastico su tutto il territorio nazionale, in nome dell’universalità del diritto all’istruzione, contro ogni ipotesi di diversificazione e separazione del sistema scolastico (programmi, personale, risorse) su base regionale, che potrebbe indebolire l’unità nazionale accentuando gli squilibri già oggi riscontrabili tra le diverse aree territoriali. Al riguardo è annunciata un’iniziativa pubblica, con la quale si riaffermerà anche la valenza del contratto nazionale come fonte unitaria per la disciplina del rapporto di lavoro del personale che opera nel sistema dell’Istruzione, dell’Università e AFAM e della Ricerca nel nostro Paese.
Rafforzare il ruolo della scuola pubblica e del sistema nazionale di istruzione presuppone l’impegno, che i sindacati considerano indispensabile, ad assicurare un piano di forti investimenti pubblici in linea con la media dei paesi europei. «In questo quadro – ribadiscono gli organismi statutari di FLC Cgil, Cisl Scuola, Federazione Uil Scuola Rua – è necessario riaprire un ampio dibattito nel Paese e con la categoria sul modello di Istruzione e formazione che, fondando il principio educativo nei valori costituzionali, sulla libertà di insegnamento e di ricerca, assicuri a ogni persona un adeguato livello di istruzione come condizione di pieno esercizio della cittadinanza e promuova equità e giustizia concorrendo a rimuovere gli ostacoli di natura socio-economica, che, come afferma l’art. 3 della Costituzione, limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini».

Documenti allegati

QUOTA 100. Pubblicato in GU il nuovo decreto e la circolare operativa

Pubblichiamo, in allegato, il decreto legge in oggetto (n. 4/2019)pubblicato sulla G.U. n. 23 del 28 gennaio u.s. con le novità in materia pensionistica, la lettera di commento del segretario Confederale I.Ganga e le schede di lettura per il decreto in generale. Da ultimo la scheda illustrativa del decreto per quanto riguarda la scuola. 
Infine la circolare del MIUR con le istruzioni operative, che qui riassumiamo: 
QUOTA 100conseguono il  diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un età anagrafica di almeno 62 anni e di un anzianità contributiva minima di 38 anni entro il 31 dicembre 2019;
PENSIONE ANTICIPATA:  conseguono l’accesso alla pensione anticipata se risulta maturata un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne 42 anni e 10 mesi per gli uomini entro il 31 dicembre 2019;
OPZIONE DONNA: le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2018 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35  anni e un’età pari o superiore a 58 anni.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA di CESSAZIONE – POLIS
I dirigenti scolastici, il personale docente e ATA, gli insegnanti di religione hanno facoltà di presentare domanda di cessazione e le eventuali revoche esclusivamente in via telematica, attraverso Polis, istanze on line, dal 4 FEBBRAIO ed entro e non oltre il 28 febbraio 2019.
Il personale in servizio all’estero ha facoltà di presentare domanda anche in modalità cartacea.
Domande di pensione
Le domande di pensione devono essere inviate direttamente all’INPS, esclusivamente attraverso le seguenti modalità:
  • via WEB, se in possesso di un PIN INPS, di una identità SPID o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per l’accesso ai servizi telematizzati dell’Istituto;
  • Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803164 o da telefono cellulare il numero 06 164164-, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico, se in possesso di PIN;
  • Patronati e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi, anche se non in possesso di PIN. 
APE SOCIALE, PENSIONE ANTICIPATA PER I LAVORI GRAVOSI E PER I LAVORATORI PRECOCI.
I lavoratori interessati, dopo aver ottenuto la certificazione del riconoscimento da parte dell’INPS, potranno presentare la domanda di cessazione dal servizio con modalità cartacea con effetto dal 1° settembre 2019.

ADESIONE MANIFESTAZIONE UNITARIA 9/02/2019 – ROMA

Come annunciato nei giorni scorsi, le segreterie delle tre confederazioni Cgil, Cisl, Uil hanno indetto una grande manifestazione nazionale che si terrà il 9 febbraio a Roma “per sostenere le proposte unitarie contenute nella piattaforma sottoposta ai lavoratori, per cambiare le scelte dell’Esecutivo e per aprire un confronto serio e di merito”.

L’annuncio è stato dato con una una nota congiunta nella quale si esprime una valutazione positiva del percorso di mobilitazione svoltosi negli scorsi mesi a sostegno della piattaforma unitaria. “Il consenso delle decine di migliaia di lavoratori, pensionati e giovani alle proposte di Cgil, Cisl, Uil, emerso in occasione delle centinaia di assemblee organizzate su tutto il territorio nazionale – spiegano le tre segreterie nazionali – è stato pressoché unanime ed ha rappresentato un primo importante momento di confronto e discussione delle proposte sindacali con i lavoratori e i pensionati italiani sul documento consegnato nello scorso mese di dicembre al Presidente del Consiglio che si era impegnato a dare continuità al confronto, mai avvenuto, su alcuni capitoli indicati dal Sindacato”.

“La legge di bilancio, appena approvata, – si sottolinea nella nota unitaria – ha lasciato irrisolte molte questioni fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti per le infrastrutture, delle politiche per i giovani, per le donne e per il Mezzogiorno. Temi sui quali Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato indicazioni e proposte credibili e realizzabili che non hanno trovato riscontro nella legge di stabilità avanzata dal Governo”.

Piena condivisione e forte impegno a sostegno dell’iniziativa confederale è stata espressa dalla segretaria generale della CISL Scuola, Maddalena Gissi, che assicura una significativa presenza del mondo della scuola alla manifestazione del 9 febbraio “per ricordare che l’istruzione e la conoscenza sono la forza di un Paese evoluto ma in questa manovra sono i grandi assenti”.

E’ RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE DI QUANTE PIU’ PERSONE POSSIBILE.
CHI FOSSE INTERESSATO E’ INVITATO A COMPILARE IL MODULO GOOGLE

https://goo.gl/forms/2RBljVuy9gNZasuv1

Documenti allegati

MOBILITA’ 2019-20

Pubblichiamo l’ipotesi di CCNI sulla mobilità per il prossimo anno scolastico e le schede di lettura

IPOTESI CCNI MOBILITA as 2019.20

Mobilità-2019-22

Documenti allegati